ROMANOV

 

NOTIZIA

a cura di Michele E. Puglia


La dinastia dei Romanov, rispetto ad altre dinastie, presenta una anomalia, nel senso che il cognome fu adottato da IVAN IV il Terribile, zar di Russia ((1557-1598), che aveva sposato ANASTASIA ROMANOVNA (+1560), figlia di Roman Yur'evic (+1543). Sul capostipite FEDOR non si hanno molte notizie, salvo che era arrivato in Russia, proveniente dalla Lituania.
La discendenza di Ivan IV si interruppe con il figlio Féodor I Rurik. Dopo la morte di Fédor I e l'abdicazione della sua vedova Irene, il regno passò al nipote di Anastasia, Fédor Nikitic (figlio del fratello Nikita). Da questo discenderà Pietro I il Grande (1672-1725), al quale succederà la moglie Caterina I (1684-1727). Costoro ebbero tre figli, Alessio, Anna e Elisabetta. La discendenza di Alessio (1690-1718) si estinse con il figlio Pietro II (1715-1730). Il regno passò quindi a Elisabetta, imperatrice (1709-1702) e da questa al figlio della sorella Anna (1708-1728), che aveva sposato Carlo Federico di Holstein-Gottorp, Pietro III (1728-1762). La seconda moglie di Pietro III, alla sua morte, gli succedette col nome di Caterina II la Grande. Da questo ramo femminile sono discesi tutti gli zar successivi.
Si deve rilevare che la nobiltà dei Paesi dell'Est, contrariamente a quella occidentale, è stata molto fluttuante e molto poco documentata sia dal punto di vista del rigore delle genealogie sia in particolare per l'uso dei titoli. Si pensi alla Polonia, dove non vi erano controlli e chiunque ne avesse voglia si autogratificava con titoli e ascendenze (per un quadro generale sulla nobiltà v. l'articolo Blasoni, corone e nobiltà), senza dovere dar conto a nessuno.
Durante la rivoluzione russa del 1917 vi fu una enorme moltitudine di fuoriusciti, tra i quali vi erano molti impostori e avventurieri, che si facevano passare per nobili, per discendenti di dinastie estinte e addirittura per granduchi, granduchesse e Altezze imperiali e reali della dinastia abbattuta.
Il titolo di granduca, nella famiglia imperiale russa, fino al 1886 spettava a tutti i membri della famiglia imperiale. Successivamente a tale data fu riconosciuto ai soli figli, fratelli e nipoti dello zar. La moglie dell'imperatore era la zarina, le figlie giovani erano zarevna, il principe ereditario lo zarevic. Il titolo di Altezza imperiale o reale, spettava e spetta ai soli membri di una famiglia imperiale o reale <regnante>. Se la famiglia imperiale o reale non è regnante, il titolo di Altezza non spetta! Al giorno d'oggi questo titolo viene usato e abusato da esponenti di ex famiglie regnanti, che invece non hanno alcun diritto di usarlo.
Tutti questi abusi sono determinati dal fatto che nelle varie Repubbliche, che hanno sostituito i Regni, non essendo la nobiltà riconosciuta e non essendovi controlli, ognuno si regola come meglio crede, non solo attribuendosi ascendenze reali o imperiali di antica data e manipolando genealogie storiche, attribuendosi altisonanti titoli o rivendicando troni che non esistono più da secoli, ma concedendo e distribuendo titoli nobiliari, cavalierati e gran commende di ordini cavallereschi estinti.
Tornando ai Romanov, l'albero genealogico che riportiamo, termina con i cinque figli di Nicola II, Olga, Tatiana, Maria, Anastasia e Alessio, perché tutta la famiglia, cioè l'imperatore Nicola II, l'imperatrice Alessandra Fédorovna e i cinque figli, oltre al medico personale di Nicola II e ai quattro servitori, furono tutti trucidati a Ekaterinenburg nella notte tra il 16 e il 17 luglio 1918.
Sulla uccisione della famiglia imperiale erano stati fatti sorgere dei dubbi che non tutti erano stati uccisi, sia da parte delle stesse autorità rivoluzionarie, che non affermavano e non smentivano, sia da parte di chi ne era interessato per i propri scopi. Era quindi risultato che l'imperatrice Alessandra e le granduchesse Olga, Anastasia e Maria, dopo essere state viste, vive e vegete aggirarsi per l'Europa, c'era chi giurava che erano morte ed erano state seppellite a Roma! Solo di recente i dubbi sono stati definitivamente eliminati con la riesumazione dei corpi i cui resti sono stati sepolti (1998) a S. Pietroburgo.
E' noto il caso di Anna Anderson (morta nel 1985), che si era fatta passare per Anastasia, intentando vari processi e suscitando pietà e commozione in mezzo mondo sia per le sue condizioni di salute che per il fatto che i componenti della famiglia Romanov non volevano riconoscerla, per avidità e per essere gelosi delle proprie ricchezze (era stato detto). Di recente è stato confermato essersi trattato di un grande bluff, per non dire di peggio. Infatti a seguito di esami del DNA, la Anderson è risultata non appartenere alla famiglia Romanov. Su Anastasia era stato fatto un film interpretato da Ingrid Bergman e Yul Brinner. Come nel finale del film, in cui risultava viva anche l'imperatrice, si può ben dire che, finalmente, <la commedia è finita>!
Da parte dei legittimi discendenti dei Romanov è stata costituita una Associazione, che dovrebbe dare una garanzia sugli effettivi discendenti ad essa appartenenti, della quale ci riserviamo di dare notizia.

 

ALBERI GENEALOGICI:

Romanov  1   2

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