IL CONSIGLIO D'EUROPA

PREFAZIONE

 

E' stata la prima organizzazione internazionale ad essere costituita in Europa alla fine della Seconda Guerra Mondiale, con il Trattato di Londra (5 maggio 1949).
Ai primi dieci paesi firmatari (Belgio, Danimarca, Francia, Irlanda, Italia, Lussemburgo, Norvegia, Paesi Bassi, Regno Unito, Svezia), se ne sono aggiunti altri, fino a raggiungere con la Georgia (1999) e l'Armenia e l'Azerbaijan (2001), la quasi totalità dell'intero continente, con 43 Stati (1).
Il Consiglio d'Europa opera per assicurare il rispetto di tre principi fondamentali: la democrazia pluralista; il rispetto dei diritti umani; la preminenza del diritto.
Complementi di questi principi sono: la valorizzazione dell'identità culturale europea attraverso la lotta contro ogni forma d'intolleranza; l'individuazione di soluzioni per i problemi sociali (quali le minoranze linguistiche, politiche o culturali, la xenofobia, l'intolleranza, la protezione ambientale, la bioetica, l'AIDS, le tossicodipendenze) e infine la salvaguardia della qualità della vita dei popoli dell'Europa.
Con il progressivo ampliamento ad Est dell'organizzazione, agli inizi degli anni Novanta a seguito della caduta della "cortina di ferro", ha assunto particolare importanza l'aiuto ai paesi dell'Europa centrale ed orientale, nell'attuazione e nel rafforzamento delle riforme politiche, legislative e costituzionali.
I lavori del Cd'E. si traducono nell'elaborazione di convenzioni e accordi a livello continentale, che costituiscono la base per l'armonizzazione delle legislazioni nei diversi stati membri. Alcuni accordi possono essere ratificati anche da paesi non membri.
Il CdE. adotta anche accordi parziali, che rappresentano una forma di cooperazione a geometria variabile, volta a consentire ad un certo numero di stati membri, in accordo tra loro, di sviluppare una attività in un campo specifico di interesse comune.
I principali organi del CdE. sono: il Comitato dei Ministri, il Segretario generale, l' Assemblea parlamentare e il Congresso dei poteri locali e regionali d'Europa.
L'organo decisionale, il Comitato dei Ministri, è composto dai ministri degli esteri degli stati membri e dai loro rappresentanti permanenti. A livello ministeriale si svolgono almeno due riunioni all' anno, mentre i rappresentanti permanenti (in genere gli ambasciatori presso il Consiglio d'Europa), investiti anch'essi di potere decisionale, si riuniscono di norma due volte al mese. Per rafforzare il dialogo intergovernativo, nell'ambito del Cd'E. si svolgono anche riunioni di ministri responsabili nazionali d' altri settori propri della competenza di quest'organizzazione, quali ad esempio la giustizia, i diritti umani, le comunicazioni, la cultura, l'ambiente, la famiglia.
Il Segretario Generale, eletto dall'Assemblea parlamentare per un periodo, rinnovabile, di cinque anni, è l'organo d'indirizzo e d'impulso del Consiglio d'Europa. Esso è responsabile sia del coordinamento che dell'orientamento delle attività.
Il Congresso dei poteri locali e regionali d'Europa è un organo consultivo, che rappresenta le collettività locali e regionali dei diversi paesi membri.
Al Comitato dei Ministri si affianca, come organo consultivo, l'Assemblea Parlamentare, composta dalle delegazioni dei 43 paesi, i cui delegati sono membri dei parlamenti nazionali e da essi eletti o nominati.
Il numero dei rappresentanti si è ampliato, con il crescere degli stati aderenti, fino all'attuale numero di 301, al quale si aggiunge quello degli altrettanti supplenti, i quali garantiscono la necessaria continuità dei lavori.
Il numero dei rappresentanti dei diversi paesi membri è legato alla consistenza della popolazione e varia da un minimo di due ad un massimo di diciotto. Una disposizione del regolamento dell' Assemblea richiede che, compatibilmente con la disponibilità di seggi, le delegazioni nazionali siano, il più possibile, rappresentative delle correnti politiche all'interno dei vari parlamenti nazionali.
Le competenze sui lavori dell'Assemblea sono ripartite fra dieci commissioni permanenti, che a loro volta possono formare delle sottocommissioni su temi specifici.
Nell'Assemblea sono costituiti cinque gruppi politici: socialista, popolare, dei democratici europei, liberale democratico e riformatore ed infine il gruppo della sinistra unitaria europea. Alcuni parlamentari non sono iscritti ad alcun gruppo politico.
L'Assemblea si riunisce a Strasburgo quattro volte l'anno; in primavera è inoltre prevista una cosiddetta "minisessione", che viene ospitata da uno degli stati membri.
L'Assemblea ha la competenza esclusiva nella formulazione del proprio ordine del giorno ed esamina argomenti d'attualità riguardanti, in particolare, i problemi sociali e le più importanti questioni di politica internazionale.
I testi approvati dall'Assemblea hanno la funzione di indirizzare e stimolare le attività del Comitato dei Ministri e di fornire orientamenti politici e giuridici ai Governi ed ai Parlamenti degli stati membri.
Tra i suoi poteri, l'Assemblea ha quello di eleggere i giudici della Corte europea dei diritti dell'uomo di Strasburgo, il Commissario per i diritti dell'uomo del Consiglio d'Europa ed il Segretario generale del Consiglio d'Europa.
Le lingue ufficiali sono il francese e l'inglese; i documenti ufficiali sono pubblicati solo in queste due lingue. Il tedesco e l'italiano sono invece lingue di lavoro e sono usate nel corso delle riunioni plenarie e delle commissioni.

1) Albania, Andorra, Armenia, Austria, Azerbaijan, Belgio, Bulgaria, Croazia, Cipro, Danimarca, Estonia, ex Repubblica Yugoslava di Macedonia, Federazione Russa, Finlandia, Francia, Georgia, Germania, Grecia, Islanda, Irlanda, Italia, Lettonia, Liechtenstein, Lituania, Lussemburgo, Malta, Moldova, Norvegia, Paesi Bassi, Polonia, Portogallo, Regno Unito, Romania, Repubblica Ceca, San Marino, Slovacchia, Slovenia, Spagna, Svezia, Svizzera, Turchia, Ucraina, Ungheria.

Due altri paesi, BOSNIA-ERZEGOVINA e JUGOSLAVIA, hanno presentato domanda di adesione ed hanno uno status di invitato speciale presso l'Assemblea; un terzo paese, la BIELORUSSIA, che godeva anch'esso dello status di invitato speciale è stato sospeso nel 1997. Vi sono inoltre tre paesi non europei (CANADA, MESSICO e ISRAELE) che godono dello status di osservatori presso l'Assemblea. Cinque paesi hanno infine lo status di osservatori presso il Comitato dei Ministri (CANADA, GIAPPONE, MESSICO, STATI UNITI e SANTA SEDE).

 

inizio pagina