CRONO-GENEALOGIA

DI RE E REGINE DI GERUSALEMME

MICHELE DUCAS PUGLIA


Durante i quasi duecento anni (1099-1291) di durata delle crociate, nel costituito Regno di Gerusalemme si alternarono un tal numero di re e regine (il Regno era trasmesso anche in via femminile, secondo la legge borgognona) appartenenti a famiglie diverse, da rendere spesso la loro individuazione complessa.
Particolarmente nei casi di omonimia, p.es. dei vari Baldovino, o, come vedremo al principato di Antiochia, i vari Boemondo, che non appartenevano tutti ad una stessa famiglia, ma derivavano dalle varie combinazioni che seguivano gli intrecci dei matrimoni.
Le cose diventano più complicate quando le titolari, aventi diritto per successione, andavano incontro a ripetuti matrimoni, ai quali si ricorreva senza porsi troppi problemi morali o religiosi, superati, in ogni caso, con la compiacenza e condiscendenza della Chiesa.
I matrimoni a ripetizione, che troveremo indicati in questa scheda, come quello di Sibilla d'Angiò, erano resi possibili anche dalla giovanissima età delle eredi. Sibilla aveva avuto tre matrimoni consecutivi. Al momento del primo matrimonio aveva undici anni, forse anche dieci. Il marito Onfredo di Toron ne aveva un pò più di lei.
La presente scheda crono-genealogica dovrebbe rendere più facile superare gli intrecci dei matrimoni e l'individuazione dei regnanti, particolarmente, come detto, nel caso delle omonimie.
Ciò anche in funzione di articoli che saranno via-via pubblicati nella Rivista (Crociate, Normanni, Federico II, Federico Barbarossa, ecc.), nei quali si farà riferimento al regno di Gerusalemme e ai singoli regnanti o ai vari feudi e feudatari.
Ci auguriamo di poter ulteriormente completare questa scheda e di aggiungerne un'altra, con le dinastie dei vari feudi costituiti in Terrasanta.
A completamento di questa scheda, in "Schegge" pubblichiamo: <Le Assise di Gerusalemme>, costituite dalla raccolta di consuetudini introdotte dai Crociati nei territori conquistati.

1099-1131

Il regno, dalla prima crociata fino al 1131, viene tenuto dai Buglione, duchi della Bassa Lorena:

1099-1117

Goffredo di Buglione non si era voluto considerare monarca, ma Difensore del Santo Sepolcro. Gli succede suo fratello Baldovino, assumendo il titolo di re di Gerusalemme col nome di:

1117-1118

Baldovino I.
Alla sua morte gli succede il cugino 1117-1131 Baldovino II fino al 1131.
Baldovino II morendo lasciò il regno alla figlia Melisenda di Buglione, che aveva sposato il Conte Folco d'Angiò, dal quale ebbe un figlio, Baldovino d'Angiò.

1143

Morto Folco d'Angiò, divenne re il figlio, col nome di Baldovino III sotto la reggenza (forte ed autonoma) della madre Melisenda.

1143-1162

Baldovino III non riuscì a liberarsi dalla presenza oppressiva della madre, in quanto morì giovane nel 1162. Gli succedette il fratello:

1162-1174

Amalrico d'Angiò, che aveva sposato Agnese di Courtenay
dalla quale aveva avuto due figli: Sibilla e Baldovino.
Sibilla, sposa Guglielmo del Monferrato (Lungaspada).
Amalrico d'Angiò salendo al trono ripudia la moglie Agnese e sposa Maria Comnena, figlia dell'imperatore di Costantinopoli, dalla quale ha una figlia, Isabella d'Angiò, che sposerà in prime nozze (all'età di circa undici anni) Onfredo di Toron.

1174

Muore Amalrico d'Angiò e gli succede il figlio (avuto da Agnese di Courtenay), Baldovino, che prende il nome di:

1174-1185

Baldovino IV (d'Angiò), morirà di lebbra a ventiquattro anni (1185); gli succede Baldovino, figlio della sorella Sibilla e del marito
Guglielmo di Monferrato, col nome di:

1185

Baldovino V. Ebbe vita breve; alla sua morte si scatenò una lotta per la successione tra i sostenitori di Sibilla (che aveva sposato in seconde nozze Guido di Lusignano) e i sostenitori d'Isabella*).
Sibilla e Guido furono, durante la contestazione, ugualmente incoronati re e regina dal patriarca di Gerusalemme.

Reagirono i sostenitori di Isabella, ma il marito del momento, Onfredo, accettò la nomina di Guido di Lusignano che prese il nome di:

1186-1194

Guido I.

1187

IN QUEST'ANNO IL "FEROCE" SALADINO (SALAH AD DIN YUSUF IBN AYUB) CONQUISTA GERUSALEMME: DA QUESTO MOMENTO I RE SONO SOLO TITOLARI.

Alla morte di Guido I gli succede il figlio Amalrico (1198-1205). Sibilla d'Angiò sposa in seconde nozze Enrico di Champagne (1192-1197). In terze nozze sposa Amalrico di Lusignano (re di Cipro), che, come re, prende il nome di:

1198-1205

Amalrico II.
Il regno di Gerusalemme è unificato a quello di Cipro, ma alla sua morte (1205), i regni furono nuovamente divisi. Il regno di Cipro passa ad Amalrico III e quello di Gerusalemme a Maria, figlia di Corrado del Monferrato e Isabella d'Angiò.
*) Abbiamo visto che Isabella, al momento della morte di Baldovino, era moglie di Onfredo di Toron. Nel momento in cui erano stati insediati sul trono Guido (I) di Lusignano e Sibilla, i sostenitori d'Isabella la prelevarono e la dettero in moglie a Corrado del Monferrato, facendo annullare le sue precedenti nozze. Corrado morirà ucciso dagli appartenenti alla setta degli <Assassini>.
Maria del Monferrato, titolare del Regno, sposa Giovanni di Brienne, dal quale ebbe una figlia, Isabella (Iolanda) di Brienne, che vien data in moglie all'imperatore Federico II.
Questi assume la titolarità del regno e relega la bella e giovane Isabella in un monastero (i particolari sono riportati in Federico II imperatore - Stupor mundi).

1229

Col trattato di Jaffa concluso col sultano d'Egitto al Malik al Kamil, Federico II ottiene la restituzione di Gerusalemme per un periodo di dieci anni e, dopo essersi fatto incoronare, se ne torna in Europa. La titolarità del Regno passa al figlio Corrado IV e da questo a Corradino di Svevia.

1268

Morto Corradino, la titolarità è rivendicata da Ugo III di Lusignano, re di Cipro,

1269

che si fece incoronare a Tiro, riunificando il regno di Gerusalemme e di Cipro.
Ugo III, era figlio d'Enrico d'Antiochia, nipote di Boemondo IV, principe d'Antiochia, marito di Melisenda di Lusignano (figlia d'Isabella d'Angiò e di Amalrico II).

1291

Da questo momento e, se si vuol essere pignoli, dalla fine delle Crociate con la conquista d'Acri da parte d'Ashraf al-Qalawun, le titolarità collegate alle rivendicazioni non avranno più alcun fondamento giuridico, a causa dell'estinzione dei regni, conquistati dai saraceni prima e dagli ottomani dopo. Tuttavia, esse non finiranno mai.
Molte case regnanti, infatti, anche contemporaneamente ( non vi era alcuna super-autorità che potesse impedirlo) ricorrendo ad ogni sorta di collegamenti genealogici, si facevano un obbligo, per il prestigio della propria casata, di fregiarsi del titolo, vuoto, di re di Cipro e Gerusalemme.
Non solo, ma ancora oggi chi s'improvvisa discendente di qualche dinastia estinta (come riferito in Notizia delle Genealogie Altavilla e Romanov), inserisce, tra gli altri, anche questo, tanto non vi è alcuna autorità che possa impedirlo.

 

FINE

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